sabato 17 aprile 2010

The Universal

Sono dell'idea che la Terra si stia ribellando, che sia stufa di sentire tanti piccoli piedini, tante ruote, tanti treni che le camminano addosso, che sia stanca di tener su tanta roba - grattaceli, palazzi, bifamiliari, catapecchie - , che sia nauseata da tutta la spazzatura con cui la imbottiamo quotidianamente e anche un po' risentita dello scarso rispetto con cui rispondiamo alle sue offerte di pace. 
Tutto sommato, se abbiamo due occhi, un naso, due braccia e due gambe il merito è tutto suo, che nell'Universo è stata l'unica a metterci in condizioni di ottenere questi occhi, questo naso eccetera, e a tenere caldo il Brodo Primordiale che ci ha generati.
E' una cosa che mi trottola in testa da tempo, diciamo dal giro turistico che Katrina s'è fatta a New Orleans: la Terra ne ha piene le scatole di noi, ce lo sta dicendo in tutti i modi, ma noi "genere umano", "essere supremo", "bestia più intelligente" persistiamo a chiamarle catastrofi, sciagure, persino collera divina.
Secondo me, là sotto, nella cabina di comando di burro fuso incandescente stanno cercando un modo per liberarsi di noi, e mi ci ha fatto pensare uno sketch comico di George Carlin che mi ha fatto vedere il Doc una sera. 
Carlin, in maniera teatrale, sarcastica e anche un po' eccessiva faceva notare che probabilmente la terra si sta scuotendo come un cagnone bagnato, si scrolla per liberarsi di noi che probabilmente siamo una fase, un capitolo che come si è aperto si richiuderà, e non è una teoria tanto improbabile, a mio avviso.
Ho sempre pensato all'uomo come ad una creatura dalla presunzione sconfinata, che si è auto-eletta migliore delle altre specie senza alcuna riunione di condominio con gli altri animali, che appena ne ha avuto la possibilità ha soggiogato il territorio e ne ha fatto ciò che preferiva, senza alcuna remora, sentendosi autorizzato da un'ipotetica somiglianza con un dio che non ha mai visto - quanta arroganza c'è in tutto questo?!
Non pensiamo mai che anche l'uomo possa essere una specie prima o poi in via di estinzione, con una tempistica solo più lunga e articolata rispetto al dodo?

4 commenti:

Unknown ha detto...

ben detto... e la nube di cenere di questi giorni va proprio in questa direzione. ci sarebbe quasi da tifare per il vulcano! siamo piccoli arroganti e ci servirebbe una lezione, anche se a dire il vero ne abbiamo giù avute tante. ma pare proprio che l'uomo non abbia intenzione di imparare...
un saluto dalla svezia, giusi

Ombretta ha detto...

wow! come si sta in svezia?
penso anche io che l'uomo sia troppo presuntuoso e arrogante per imparare dai propri errori..

Simone Marini ha detto...

Io non credo che la Terra si stia incazzando. La terra di per se' ha gia' subito catastrofi (eoni fa) ben peggiori di tutto l'inquinamento possibile ed immaginanbile. Cataclismi, meteoriti, glaciazioni che hanno spazzato via piu' razze viventi di una guerra atomica. La Terra e' cosi' grande che non possiamo nemmeno pensare di farle del male, e qualche ecosistema sopravvivera' sempre e comunque.

Detto cio', non e' assolutamente detto che NOI saremo in grado di sopravvivere alla nostra civilta': la Terra sicuramente trovera' un altro equilibrio. Resta da vedere se, come cantavano i Nomadi "noi non ci saremo".

Ombretta ha detto...

Secondo me non ci saremo.
Pensa a quanto ha sconvolto le nostre vite la nube islandese.
Se non ci uccideranno i cataclismi, ci ucciderà una prolungata e costante mancanza di internet. :)

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