Tutto sommato potrebbe anche essere una trovata pubblicitaria. Siamo in una continua e incessante e martellante campagna elettorale, quindi perché no? Perché non pensare di scatenare il delirio con un diversivo che ci distragga dalle ultime asserzioni direttamente dal delirio di onnipotenza che è preso al Nostro Presidente del Consiglio?
Che abbia contattato una cellula malvagia del Guerrilla Marketing e abbia pianificato tutto quanto, assoldando un insospettabile che ci metta la faccia e che dia il via al pandemonio?
Fatto sta che ieri sera esco dal lavoro alle sette meno un quarto, vado a farmi un giro per il supersuper centro meneghino dato che il primo treno utile per rientrare nella pianura sarà alle otto e mezza, e trovo una barricata di celerini sul lato sinistro del duomo, e un capannello di persone sull'altro lato, davanti alla Rinascente, per capirci.
Supero lo sbarramento e i celerini sembrano moltiplicarsi, mentre spunta tra le teste un palchetto illuminato con l'effige azzurra. "Ah, campagna elettorale" e proseguo.
Più avanti c'è la sede, dell'effige azzurra, con altri capannelli di gente generica e altri celerini (ma quanti ce ne sono?!) che guarda e coppie che borbottano passeggiando che "ci sarà Berlusconi".
Proseguo la mia gita, finché poi non prendo il treno. Mi chiama mia mamma, ridacchiando. "Sai che hanno aggredito Berlusconi?" e la prima cosa a cui penso, giuro, è la faccia affranta di Emilio Fede che inneggia all'ATTENTATO!
Che abbia contattato una cellula malvagia del Guerrilla Marketing e abbia pianificato tutto quanto, assoldando un insospettabile che ci metta la faccia e che dia il via al pandemonio?
Fatto sta che ieri sera esco dal lavoro alle sette meno un quarto, vado a farmi un giro per il supersuper centro meneghino dato che il primo treno utile per rientrare nella pianura sarà alle otto e mezza, e trovo una barricata di celerini sul lato sinistro del duomo, e un capannello di persone sull'altro lato, davanti alla Rinascente, per capirci.
Supero lo sbarramento e i celerini sembrano moltiplicarsi, mentre spunta tra le teste un palchetto illuminato con l'effige azzurra. "Ah, campagna elettorale" e proseguo.
Più avanti c'è la sede, dell'effige azzurra, con altri capannelli di gente generica e altri celerini (ma quanti ce ne sono?!) che guarda e coppie che borbottano passeggiando che "ci sarà Berlusconi".
Proseguo la mia gita, finché poi non prendo il treno. Mi chiama mia mamma, ridacchiando. "Sai che hanno aggredito Berlusconi?" e la prima cosa a cui penso, giuro, è la faccia affranta di Emilio Fede che inneggia all'ATTENTATO!
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