Sono
settimane che sto qui e rispondo sempre alle stesse domande:
parti?
E cosa ci fai a fare? Ma e quando sei là cosa fai? Non hai provato a
cercare qualcosa vicino a casa? O nelle regioni limitrofe? E la
mamma? E i tuoi? E il gatto? E poi come fai se non ti trovi bene? E
parti senza la certezza di un lavoro?
Ripeto
le mie risposte a macchinetta così spesso che neanche mi chiedo più
perché me lo stanno chiedendo, ho capito che chi strabuzza gli
occhi stupito o non mi conosce oppure trova che io stia facendo una
cosa che al mio posto non farebbe mai. Mai mai mai.
Faccio
leggere spallucce e sospiro: “Eh”.
Sono
qui a fare una rivoluzione della mia vita, a fare finalmente quello
che ogni febbraio mi ripropongo di fare ma che non faccio mai, a
cogliere un'occasione negativa (l'essere senza lavoro) e a rivoltarla
per renderla positiva, a pensare a come impacchettare tutte le cose
importanti per farle stare in una valigia max 20 kg e in un bagaglio
a mano max 10 kg e a farmele bastare per non si sa bene quanto tempo,
a fare i conti con un budget discretamente limitato e devo anche
giustificarmi?
Quindi
do risposte idiote.
Perché
Cambridge? Perché no?
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